Per descrivere la zona vicino alle Fonti del Clitunno, e per citare uno spot pubblicitario degli anni ’70, si può dire di essere in una zona fuori dal “logorio della vita moderna”.
I Luoghi del Silenzio, un perfetto bilanciamento fra Natura ed Arte in un territorio di circa 20km di diametro.
Iniziamo con Castello d’Acera, intorno ai 1.000 metri. Due abitanti in inverno e meno di trenta in estate.
Terra di Pastori come indica il cartello nel piccolo e curato Museo del Borgo.
Un borgo del 1200 con tanto di sito affrescato dove è nato Giovanni di ser Buccio d’Acera, nel 1370. Studiò e poi passò ad insegnare a Bologna, Pistoia e Siena, grammatica e poesia e quindi la lettura di Dante. A Siena, tra i primi suoi discepoli Bernardino da Siena, fatto che gli ha fatto meritare di essere onorevolmente menzionato nelle biografie del santo.
Nel 1423, ebbe un secondo prestigioso discepolo, Enea Silvio Piccolomini, il futuro papa Pio II.
A pochi chilometri nasce il Clitunno, piccolo fiume famoso, ora per i tanti uccelli, e di diverse specie, che stazionano vicino alle sue fonti, ma principalmente per i racconti di Plinio che, dopo un violento terremoto, ne descrisse il paesaggio.
O per Virgilio che scrisse della leggenda per cui dei buoi dopo una immersione nel fiume sarebbero diventati candidi.
Le fonti ed il fiume sono stati messi in poesia dal Carducci con la sua ode “alle Fonti del Clitunno” (ricordato da una stele sullo stagno appena dopo le Fonti) e da George Byron che durante il suo Gran Tour si fermò sul fiume.
Di questa sosta Byron parla in una lettera a John Murray del 4 giugno 1817: “Al mio ritorno, vicino al tempio presso le sue rive, ebbi qualcuna delle famose trote del fiume Clitunno, il più grazioso fiumicello di tutta la poesia, presso la prima posta tra Foligno e Spoleto”.
L’Oratorio di San Sebastiano e i resti della Chiesa dei Santi Cipriano e Giustino completano il paesaggio con affreschi e architetture di altri tempi.
I Luoghi del Silenzio continuano a meno di un chilometro il Tempietto del Clitunno, una piccola costruzione Longobarda scambiata per anni per un Tempio Romano. Ora è uno dei siti italiani dell’Unesco.
La stazione di posta di cui si parlava Byron era situata sulla strada consolare Flaminia, nel paesino di Pissignano di Campello. E qui il Silenzio trova tre luoghi particolari: Il Castello di Campello Alto, di Poreta e, appunto, di Pissignano che gode di una splendida vista sulla valle Trevana fino ai monti Martani.
Il Castello di Pissignano è stato recentemente restaurato ed adibito a centro residenziale, all’interno si tengono annualmente convegni internazionali.
Continuando nei Luoghi del Silenzio siamo ad Eggi, un borgo fondato dai romani.
Tra la metà del XVI e la fine del XVIII sec. grazie ad illustri cittadini dotati di importanti mezzi economici, chiamarono numerosi artisti del tempo per abbellire le chiese del territorio.
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie all’interno ha un tale insieme di affreschi da fare invidia a chiese di città più importanti. Probabilmente la ricerca di protezione contro la peste avrà dato la spinta a molti fra i committenti dell’epoca.
Qualche chilometro più distante c’è Foligno, città raccolta nella sua importante storia, con il passaggio in città di San Francesco, dalle opere dell’Architetto Giuseppe Piermarini, a Federico II che ci soggiornò per un periodo.
L’evidenza maggiore è il Museo della Città (Palazzo Trinci, così come il Castello di Pissignano).
Foligno non è una delle città del Silenzio, ma visitando il Museo si ha un senso di stupore e meraviglia che rendono Luogo del Silenzio anche il Palazzo.
Il Silenzio. Un elemento sempre più raro. Se poi è immerso in un Territorio di Natura ed Arte è ancora più prezioso: i Luoghi del Silenzio!
CASTELLO D’ACERA: https://maps.app.goo.gl/bXg2uLuZoFm5hLJs6
FONTI DEL CLITUNNO: https://maps.app.goo.gl/juLRRQXPbX3LVcDm8
TEMPIETTO DEL CLITUNNO: https://maps.app.goo.gl/MLhspGyApha7mboBA
CASTELLO DI PISSIGNANO: https://maps.app.goo.gl/BC5QjgzWJd7dfBeu6
EGGI: https://maps.app.goo.gl/aehPFdSmZNsEAdU88