“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.” La luna e i falò, ultimo romanzo di Cesare Pavese, racconta in prima persona la storia di un orfano che torna nel paese dove è nato dopo tanti anni trascorsi in America.
Siamo passati a Sant’Agata dei Goti per caso, volevamo fermarci una notte, sia per “allungare le vacanze” sia per spezzare un viaggio lungo quasi 700km prima di tornare a casa.
Abbiamo contattato Michele per un alloggio per la notte. Michele è un fotografo (le sue belle foto sono esposte anche negli appartamenti che affitta). Quando gli ho chiesto di raccontare qualcosa davanti alla telecamera mi ha detto “sono a mio agio dietro l’obiettivo, non davanti” e io, che sono un (quasi) fotografo e (quasi) videomaker per diletto, lo capisco bene. Ci ha comunque indicato un bel giro da fare a piedi.
In periodo di fine estate, e per di più di mascherina e distanziamento, per il paese non c’era molta vita e il silenzio lo rendeva ancora di più affascinante.
Sapevamo che Sant’Agata è uno dei tanti Comuni italiani “sul tufo”, sapevamo che è Bandiera Arancione del Touring Club, abbiamo scoperto che ha 10 chiese solo nel centro storico. E altro. Tartufo, mele annurche ma tutto il resto che si possa mangiare o bere ve lo lascio immaginare anzi vi invito a sperimentarlo dal vivo.
Non ci siamo fermati molto. Arrivati dopo pranzo e partiti la mattina dopo dopo colazione ci abbiamo trascorso meno di 24 ore, non abbiamo visto molte cose (anche perché per le famose restrizioni anti Covid molti posti erano chiusi), ma ne abbiamo sentito parlare: cunicoli di Sant’Alfonso, mosaici ed altro.
Dalla Treccani: “Nel 1762 dovette accettare suo malgrado il vescovato di S. Agata dei Goti impostogli da Clemente XIII. La sua opera si compendia in una vasta bonifica dei settori più importanti: il seminario, il clero, il pubblico costume. Il primo rifatto anche materialmente e ripiantato su nuove basi.” “Pio IX, nel 1870, lo proclamò dottore della Chiesa.” Essere Dottore della chiesa non è una cosa da tutti, se ne contano 36 in circa duemila anni di storia della Chiesa.
Avvocato e teologo non è una figura che si può riassumere in poche righe ed in maniera approssimativa per cui per chi vuole approfondire ecco un link https://www.treccani.it/enciclopedia/alfonso-de-liguori-santo_%28Enciclopedia-Italiana%29/
Fra l’altro era anche musicista ed è colui che ha scritto “Quanno nascette Ninno”, composta nel 1754 in napoletano. Da questa Pastorale deriva “Tu scendi dalle stelle”.
Siamo sotto lo stesso cielo è un concetto che deve aver pensato anche Sant’Alfonso, dato che la sua predicazione e la sua opera, fu svolta fra e per i poveri.
Dall’altra parte del Mondo
Qui sono passati in molti, dai Romani fino ai Borboni con l’intermezzo di molti altri fra cui Longobardi e Normanni (e il passaggio di questi ultimi si vede bene)…ma non i Goti (il nome pare proviene dal fatto che sia stato un feudo della famiglia de Goth).
E come in un sacco di posti del Sud molta gente è andata via. Fra questi – riprendendo la citazione di Pavese – molti sono andati in America.
Abbiamo visto questo striscione su un muro.
Cercando in rete: “Incontro a Sant’Agata de’ Goti (BN) tra il sindaco di New York Bill De Blasio ed il prefetto di Benevento Paola Galeone. Nel corso della visita privata in Italia, De Blasio, che ha fatto tappa nella cittadina sannita dalla quale la sua famiglia è emigrata negli Stati Uniti all’inizio del 1900, si è congratulato con il prefetto per l’attenzione e la cura che le istituzioni beneventane prodigano per preservare la bellezza e la tranquillità del territorio. Il prefetto nel suo intervento ha sottolineato il positivo ritorno di immagine per l’Italia e per il Sannio del ruolo del sindaco di New York, emblema di tutti i sanniti che vivono all’estero.” 23 lug 2014 (dal sito del Ministero dell’Interno)
Il Sindaco di NYC nel 2019 ha fatto approvare il Climate Mobilization Act, dieci proposte di legge in sintonia con la riduzione delle emissioni da effetto serra voluta dall’Accordo di Parigi dell’Onu. La nuova legislazione impone a molti palazzi di ridurre le loro emissioni a partire al 2024, fino ad arrivare a tagli del 40% in data 2030. Inoltre regola il trattamento delle acque, il trasporto pubblico, il traffico e poi i sacchetti di plastica: quelli mono-uso, con qualche eccezione, sono stati messi al bando.
Siamo sotto lo stesso cielo in tutto il mondo. Se un decimo dei Sindaci nel mondo facesse la metà di questo saremmo un passo avanti (sperando che da qui alla partenza del piano, nel 2024, non cambi nulla e che possa realmente realizzarsi).
Però quello che mi ha fatto pensare è stato il fatto che noi vagheggiamo gli Stati Uniti come un posto fantascientifico e poi quando un personaggio importante viene in Italia alla ricerca delle proprie radici ci pavoneggiamo di quello che fino a poco prima abbiamo criticato.
Non pensando quasi mai agli USA come un paese composto da emigranti e che ogni emigrato da un luogo corrisponde un immigrato in un altro luogo. E che un immigrato non è un essere umano solo se diventa Sindaco di NYC.
Vedersi in giro
Sant’Agata dei Goti. Sembrava solo un paese arroccato sul tufo e si è dimostrato un luogo vissuto da personaggi importanti, con tanta storia e tanta bellezza e gentilezza da parte dei suoi cittadini. Vedersi in giro non è mai banale.
Se volete farvi un giro ecco il video
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Google Map: https://goo.gl/maps/RGjmYJMdrX39WB6E6