“Sono stato al mio funerale e ho imparato qualcosa della vita. Poche cose, ma quando sono tornato al mondo, facendone tesoro, ho campato meglio”

Queste sono le prime righe di “Solo bagaglio a mano“. Un libro breve nel senso di pagine, denso nel senso del messaggio. “Senza” , “leggerezza” , “Regole” sono le parole chiave.

Non è un libro sui viaggi, ma sulle esperienze che si fanno viaggiando ma, soprattutto, vivendo come se si avesse un bagaglio a mano. Riguardo al “mio funerale” non diremo nulla, meglio capire il senso leggendo il libro.

Il Bagaglio a Mano è un modo per spiegare una esistenza serena : “Ogni vita è unica, anche nel non vissuto. E proprio perché unica non può consentirsi di fronte al bivio, di qua o di là, la risposta: in entrambe le direzioni. ” … “Nel viaggio, eliminare dal bagaglio la – vita di scorta – è un’operazione necessaria e sacrosanta. Non ci sono due vite ed una morte: i conti si pareggiano” … “I limiti in generale sono un vantaggio, non una diminuzione delle possibilità. Se decidi di viaggiare leggero ti devi dare delle regole e le regole non complicano la vita, semmai l’opposto.”

Toulouse (F), Ariane – foto #cisivedeingiro

Significativo il racconto sul “viaggio” dell’amico Glauco.

“…ci conosciamo da trent’anni…per tutto questo tempo si è presentato come il ritratto della soddisfazione…titolare di un’azienda piccola ma agguerrita…auto veloci, vestiti di sartoria, tre cellulari…felicemente sposato con figli che studiano e si preparano a brillanti carriere…parlava spesso con personaggi i cui nomi si leggono spesso nelle pagine finanziarie dei quotidiani” — ” Poi, la scorsa estate è venuto giù il castello”…”Non è stato facile licenziare i dipendenti ma lo ha fatto con dolcezza”…”Ha venduto tutto e ogni cosa gli ha portato una storia. Il cingalese che ha comprato il decoder satellitare è venuto al capannone con dei connazionali…alla fine hanno cucinato e mangiato tutti assieme”…”c’era, mi ha scritto Glauco, un’aria di festa. La festa di una ritrovata semplicità“. — “Racconto questa storia perché insegna che perdere è avere un’occasione. Invece si ha paura di perdere e/o di perdersi.”…”Un giorno ho incontrato Tony Wheeler, l’ideatore delle Lonely Planet, le guide viaggi più diffuse al mondo, e gli ho sentito dire: ‘Il più delle volte ho trovato quel che cercavo quando mi sono perso.‘ “

Se c’è un senso in questo libro è che l’autore non vuole essere un influencer ma esporre un punto di vista. Per la lunghezza è un libro da fine settimana, per il contenuto è un “manuale” da leggere ogni tanto.

Un bagaglio a mano è viaggiare leggeri.

Gabriele Romagnoli, bolognese, è giornalista, scrittore e sceneggiatore.